L’OMG è un movimento a livello nazionale rivolto soprattutto ai giovani, ai quali si propone di lavorare gratuitamente per i più poveri. Attraverso questo impegno, essi iniziano un cammino educativo che li porta a scoprire e acquisire alcuni valori fondamentali per la loro vita: la fatica, il lavoro gratuito, l’impegno sociale, la coerenza tra le parole e la vita, il gruppo, il rispetto e la collaborazione con gli altri, la sensibilità e l’attenzione ai problemi dei più poveri, il tentativo di imparare a voler bene.
Qualsiasi giovane può entrare a fare parte dell’OMG senza preclusioni nè ideologiche, nè religiose. Anche se nato in ambiente salesiano, infatti, il movimento si è sempre definito aconfessionale, proprio per indicare questa apertura: chiunque può fare qualcosa per aiutare concretamente chi sta peggio di lui. Il cammino educativo è molto libero, non codificato in schemi, nè in tappe prestabilite: ciascun giovane è libero di entrare ed uscire dal gruppo in qualsiasi momento, i vincoli che si stabiliscono sono legati esclusivamente all’intensità dei rapporti personali, non esistono regole, nè organi direttivi.
L’OMG è il luogo dove crescere la vocazione ad amare gratuitamente. “Basta con le chiacchiere veniamo ai fatti”, è la frase tipica. Fare la carità è guardare ai bisogni degli altri, cercando di cambiare prima sè stessi; significa liberare il povero senza farne un nuovo ricco, facendogli capire che c’è sempre chi è più povero di lui.
I gruppi di ragazzi (età media 16-25 anni) si riuniscono e lavorano nel tempo libero per reperire i fondi necessari per il finanziamento delle attività di promozione umana che i volontari svolgono in America latina. Attraverso questo impegno, si inizia un cammino educativo che porta a scoprire ed acquisire alcuni valori importanti per la propria vita: il senso della fatica, il lavoro gratuito, la coerenza fra parole e fatti, la sensibilità, l’attenzione ai problemi dei più poveri, il tentativo di imparare a voler bene ed a regalare il tempo e denaro a chi è meno fortunato di noi. Non possiamo continuare a vivere mettendo solo noi stessi al centro del mondo. Mentre la nostra vita diventa sempre più scialba, frettolosa e piena di cose superflue, i poveri sono sempre più poveri.
Al sabato, alla domenica e nelle vacanze si organizzano campi di lavoro agricoli, ristrutturazione e gestione rifugi, rifacimento sentieri, manutenzione del verde, raccolta frutta, vendemmie… è un modo per raccogliere fondi e nello stesso tempo per vivere le cose più importanti della vita: amicizia, altruismo, sincerità e senso della vita.
Il grido disperato e senza voce dei più poveri , la difficoltà dei giovani ad orientarsi nella vita, la speranza di scoprire una vita più vera ci spingono ad uscire dal torpore e dalle comodità con cui il mondo attuale ci rinchiude e ci rincretinisce.